Savona smart city, perché no?
Luca Ottonello, Assessore al Turismo di Albisola Superiore
In questo periodo storico connotato da una delle peggiori crisi dell’economia a livello internazionale e caratterizzato dal...
Stamane ho partecipato all’inaugurazione della stanza di Jacopo in Ospedale a Savona. Nel 2010 i genitori di Jacopo ricevono una telefonata da amici inglesi. Jacopo si trova a Londra per studio e lavoro, si è sentito male ed è stato ricoverato in un ospedale dove poco dopo morirà . Nel dolore terribile i genitori sono però colpiti dall’accoglienza dell’ospedale.
Viene loro assegnata una stanza dove possono attendere gli sviluppi degli eventi, parlare con i medici in riservatezza e poi raccogliersi nel dolore. Decidono di fondare una Associazione , “la stanza di Jacopo” che si propone di diffondere anche negli ospedali italiani un simile luogo, per venire incontro anche allo stato d’animo dei parenti colpiti da tragedie come questa. La prima stanza di Jacopo si realizza a Savona presso il reparto di pediatria per iniziativa del Dott. Cohen e poi oggi, anche con l’aiuto dell’Associazione di volontariato ASSFAD e alla disponibilità dell’ASL 2, nel San Paolo, con una stanza bellissima , piena di luce e calore all’ottavo piano del monoblocco . Davvero di cuore un grazie a chi, come l’ASL, ha colto l’importanza anche della umanizzazione della presenza in Ospedale e ai genitori , che da una tragedia che li ha colpiti , hanno trovato comunque il modo di proporre qualcosa di nuovo e di positivo. Infine un grazie al volontariato, a chi ogni giorno dà qualcosa di suo per tutti.