Savona smart city, perché no?
Luca Ottonello, Assessore al Turismo di Albisola Superiore
In questo periodo storico connotato da una delle peggiori crisi dell’economia a livello internazionale e caratterizzato dal...
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Lo stile Secolo XIX nel riportare le notizie che riguardano l’Amministrazione Comunale si conferma tale anche nella situazione dell’unico giornale tra Stampa e Secolo. Il vecchio vizio di non separare i fatti dalle opinioni trova conferma nel modo nel quale sono state scritte e commentate alcune notizie riguardanti alcune proposte urbanistiche dell’Amministrazione:
1- si omette ogni riferimento sulla proposta di ridurre le previsioni di volumi residenziali.
2- si omette di segnalare con la dovuta attenzione che – anziché prevedere lo spostamento del Famila in altre zone – per fare al posto di questo delle case, si stanno faticosamente creando le condizioni per un investimento di rinnovamento totale della struttura. Non case quindi ma semmai qualche posto di lavoro in più. E 6000 mq2 di residenziale in meno.
3- Non si dice che la proposta di raddoppiare i volumi previsti per i Solimano (3000 mq2) è una proposta dell’operatore e non è una proposta dell’Amministrazione Comunale. E qui si fa nascere una polemica tra Assessore, PD e altre forze politiche senza che né l’Assessore né il Sindaco, né il PD abbiano mai detto che la proposta dell’operatore va bene.
4- si vuole montare una polemica sull’edilizia convenzionata anche qui omettendo di dire che se a Savona non si vuole più costruire su aree verdi (cosa che penso assai saggia e giusta) le previsioni di costruire su aree verdi riguardano esclusivamente l’edilizia convenzionata. Anche questo è un elemento sul quale la maggioranza dovrà discutere.
5- si omette di dire che nella situazione attuale il costo dell’edilizia convenzionata corre il rischio di essere più alto del costo delle case esistenti e invendute.
6- si omette di dire che gli imprenditori che costruiranno nuove case, dovranno comprare sul mercato delle quote di alloggi da ristrutturare e da cedere in proprietà al Comune affinchè le affitti come edilizia popolare, evitando i ghetti e non consumando del suolo verde.
7- si omette di dire che tutte le nuove costruzioni e le zone interessate dovranno rispettare parametri sotto il profilo ambientale e di risparmio energetico più alti rispetto alle più avanzate norme sull’argomento.
Chiarito questo, pazienza, andiamo avanti.